Questo pensiero è stato espresso nei primi anni del II secolo da Plinio il Giovane, ma la sua attualità è disarmante. Lo si vede guardando i social network soprattutto d'estate, viaggi lunghissimi che ti portano a scoprire realtà, società e culture affascinanti nella loro diversità e soprattutto dal punto di vista paesaggistico, ma cosa ci stiamo perdendo sotto casa nostra? Perchè così tanti turisti affollano le nostre città? Molto spesso neanche noi sapremmo guidarli nei luoghi migliori. La scorsa settimana ho avuto la possibilità di visitare Modena, a soli 20 minuti di treno da Bologna. Questo mi ha fatto molto pensare, mi sono resa conto di avere visto Lipsia, prima di una città che si trova a pochi chilometri dalla mia.
Personalmente nella mia vita ho viaggiato poco fuori dall'Italia e allo stesso modo anche all'interno del mio paese, ma ogni anno intraprendo lo stesso viaggio che mi porta a 1200 km di distanza: a Lipari.
Raggiungere quest'isola non è facile e nemmeno veloce. Il percorso per raggiungerla è di per sè un viaggio passato nell'attesa di un appagamento per gli occhi, che personalmente sono sicura di ottenere. Le interminabili ore in autostrada attraversando tutta l'Italia ti permettono di riscoprire paesaggi inaspettati e il bello sta proprio nel partire con voluto anticipo per potersi fermare a piacere in una qualsiasi Città che si attraversa in auto. Il bello di questo viaggio è proprio la possibilità di soste ed emozioni impreviste.
Ogni anno aspetto con ansia di vedere la Chiesa di San Giovanni Battista lungo l'autostrada, fin da piccola sono rimasta colpita dalla modernità architettonica di questo edificio e ogni anno mi diverto a immaginare il suo interno in modo diverso. Lungo il percorso inoltre ho avuto la possibilità di visitare Orvieto e in particolare un negozio "magico" nascosto tra i vicoli, il Mago di Oz, che con i suoi colori e l'estrosità del proprietario mi ha rubato un pezzo di cuore.
Quando arriva il momento di salpare da Napoli e intraprendere altre 12 ore di navigazione la stanchezza si fa sentire, ma la meta è sempre più vicina. Dopo aver trascorso una notte intera cullati dalle onde del mare alle 6 del mattina si giunge al primo scalo: Stromboli e si sente già l'odore di casa.
Potrei continuare a parlare delle Eolie, ma per ora voglio soffermarmi sull'importanza del viaggio stesso per raggiungere la meta. Banalmente potrei affidarmi a una banale citazione: "l'attesa del piacere è essa stessa il piacere"; ma quello a cui voglio arrivare è diverso: non si parla dell'attesa dell'arrivo, ma del godimento del viaggio come vera e propria opportunità. Ho sempre pensato che la difficoltà di arrivo alla mia meta fosse un regalo, una sorpresa bellissima tutta da scoprire ed è per questo che cerco di proiettare il piacere del viaggio anche nella mia vita di tutti i giorni, nel semplice tragitto da casa all'Università.