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Benvenuti nel nostro blog dedicato al viaggio..
Ci presentiamo... siamo 4 studenti dell'università di Bologna del corso "educatore sociale e culturale", accomunati dalla passione per il viaggio e dalle sue possibili interpretazioni !
In questo blog, vorremmo parlarvi un pò delle nostre esperienze di viaggio, delle riflessioni, emozioni e scoperte che questo ha suscitato in noi, cercando di trasmettervele in modo da potervi far appassionare all'argomento.
Da futuri educatori vorremmo cercare di esplorare tutte le varie sfumature di un viaggio, con tutti i suoi significati di crescita e apertura al mondo, in un'ottica pedagogica inclusiva. 
L'idea di questo blog nasce dalla ricerca di un confronto ed uno scambio aperto a tutti, in un percorso di crescita reciproca.  


venerdì 27 ottobre 2017

Viaggio è opportunità

" Noi viaggiamo per strade e mari al fine di vedere ciò che non degniamo di uno sguardo quando si trova sotto i nostri occhi. ciò accade perchè la natura ha così fatto le cose: che noi prediligiamo ciò che è lontano  e restiamo indifferenti a ciò che è vicino, oppure perchè ogni desiderio perde di intensità quando è facile soddisfarlo, o perchè ci disinteressiamo di ciò che possiamo vedere quando ci piace, sicuri che avremo presto l'occasione di ricapitarci davanti"
Questo pensiero è stato espresso nei primi anni del II secolo da Plinio il Giovane, ma la sua attualità è disarmante. Lo si vede guardando i social network soprattutto d'estate, viaggi lunghissimi che ti portano a scoprire realtà, società e culture affascinanti nella loro diversità e soprattutto dal punto di vista paesaggistico, ma cosa ci stiamo perdendo sotto casa nostra? Perchè così tanti turisti affollano le nostre città? Molto spesso neanche noi sapremmo guidarli nei luoghi migliori. La scorsa settimana ho avuto la possibilità di visitare Modena, a soli 20 minuti di treno da Bologna. Questo mi ha fatto molto pensare, mi sono resa conto di avere visto Lipsia, prima di una città che si trova a pochi chilometri dalla mia.
Personalmente nella mia vita ho viaggiato poco fuori dall'Italia e allo stesso modo anche all'interno del mio paese, ma ogni anno intraprendo lo stesso viaggio che mi porta a 1200 km di distanza: a Lipari.


Raggiungere quest'isola non è facile e nemmeno veloce. Il percorso per raggiungerla è di per sè un viaggio passato nell'attesa di un appagamento per gli occhi, che personalmente sono sicura di ottenere. Le interminabili ore in autostrada attraversando tutta l'Italia ti permettono di riscoprire paesaggi inaspettati e il bello sta proprio nel partire con voluto anticipo per potersi fermare a piacere in una qualsiasi Città che si attraversa in auto. Il bello di questo viaggio è proprio la possibilità di soste ed emozioni impreviste.
Ogni anno aspetto con ansia di vedere la Chiesa di San Giovanni Battista lungo l'autostrada, fin da piccola sono rimasta colpita dalla modernità architettonica di questo edificio e ogni anno mi diverto a immaginare il suo interno in modo diverso. Lungo il percorso inoltre ho avuto la possibilità di visitare Orvieto e in particolare un negozio "magico" nascosto tra i vicoli, il Mago di Oz, che con i suoi colori e l'estrosità del proprietario mi ha rubato un pezzo di cuore.
Quando arriva il momento di salpare da Napoli e intraprendere altre 12 ore di navigazione la stanchezza si fa sentire, ma la meta è sempre più vicina. Dopo aver trascorso una notte intera cullati dalle onde del mare alle 6 del mattina si giunge al primo scalo: Stromboli e si sente già l'odore di casa.
Potrei continuare a parlare delle Eolie, ma per ora voglio soffermarmi sull'importanza del viaggio stesso per raggiungere la meta. Banalmente potrei affidarmi a una banale citazione: "l'attesa del piacere è essa stessa il piacere"; ma quello a cui voglio arrivare è diverso: non si parla dell'attesa dell'arrivo, ma del godimento del viaggio come vera e propria opportunità. Ho sempre pensato che la difficoltà di arrivo alla mia meta fosse un regalo, una sorpresa bellissima tutta da scoprire ed è per questo che cerco di proiettare il piacere del viaggio anche nella mia vita di tutti i giorni, nel semplice tragitto da casa all'Università.

giovedì 26 ottobre 2017

E' il TUO viaggio

Cosa si intende con la parola viaggio? Sotto quali punti di vista può essere educativo?
La risposta è: sotto tutti i punti di vista che cerchi.
Infatti viaggiare è un arricchimento che non può essere sostituito con nessun'altra cosa. Non solo vedere, ma sentire suoni e odori ed essere totalmente immersi in un contesto sconosciuto, come se la sensazione di essere persi fosse piacevole, perchè è proprio questa sensazione a suscitare curiosità e voglia di vedere ancora.
Certo, il mondo è pieno di posti che sono assolutamente da vedere, ma purtroppo è troppo grande (o forse siamo noi troppo piccoli) per poter pensare di aver visto i migliori angoli del pianeta. E' per questo che esistono varie tipologie di viaggio e, perchè no, anche di viaggiatori.
Alcuni preferiscono vedere più paesi possibili, visitando le rispettive capitali; altri preferiscono scegliere un paese o un continente particolare e iniziare un cammino che li porta a conoscere un luogo a 360. Solitamente, i primi fanno i viaggi "standard" del turista che durano dai 5 giorni ai 15, mentre i secondi stanno in viaggio per un mese o due. Per questi ultimi infatti il viaggio è considerato un periodo di pace con se stessi, quasi una meditazione e molto spesso tornano molto soddisfatti. Io non ho mai avuto modo di fare un'esperienza simile, ma spero di poterlo fare per sentire cosa si prova; e anzi ho una "carriera" da viaggiatore ancora scarna. I paesi che ho visitato, sono tutti europei e sono 3: Spagna, Olanda e Inghilterra.
Mi sono piaciuti molto tutti, ognuno, come l'Italia, ha il suo stile ed è una cosa che ho apprezzato tantissimo, inoltre è stato bello poter comunicare con persone che non parlano le tue stesse lingue e, non essendo molto bravo in inglese, è stato un allenamento divertente.
Comunque, avendo abitato in Sardegna fino a 2 anni fa, non ho potuto vedere ciò che avevo più vicino di qualunque altro posto, il mio paese, e ora che abito a Bologna ho fatto varie visite in alcune città per degli eventi o per visitare le città stesse. Il tridente Roma, Firenze, Venezia è indescrivibile, AMO L'ITALIA.

martedì 24 ottobre 2017

Verso la terra del sorriso

Il 4 Agosto scorso sono partita dall'areoporto di Venezia per una nuova avventura..
circa 22 ore dopo avevo sorvolato la Turchia, l'Iran, il Pakistan e l'India ed ero finalmente nella terra del sorriso.. la Thailandia.
Sapevo poco o niente di quello che mi aspettava , e forse era questo ad entusiasmarmi così tanto.
Dovevo raggiungere la provincia di Samut Prakan, dove mi aspettavano il Dottor Amporn, il direttore di FORDEC, centro diurno perbambini disagiati, e le maestre, con le quali avrei passato gran parte del mio tempo in quella magica parentesi.
La mia giornata tipo consisteva nell'accogliere quasi 200 bambini dai 2 ai 7 anni, dargli del latte caldo, insegnare qualche parola o canzone in inglese , giochi, balletti, aiutare le cuoche con le zuppe al latte di cocco, pulire i bambini che arrivavano al centro sporchi, metterli a fare il riposino, lavargli i denti e tutto il resto, in collaborazione con le maestre e qualche volontario.
Nessuno sapeva più di due parole di inglese, e questo è stato per me un punto di grande difficoltà ma anche uno spunto verso una comunicazione a mio parere ancor più schietta delle parole, fatta di gesti, espressioni, risate, emozioni..
quando al pomeriggio finivo di lavorare, ero sola; spesso decidevo di andare al mercato a comprare qualche cibo locale per pochi centesimi, o di girare per le vie povere, ricoperte di rifiuti munita della mia macchina fotografica, mi sono accorta ben presto di essere l'unica "turista" , per di più bionda, con la pelle chiara e il naso aguzzo, come dicevano loro. A volte mi sentivo terribilmente in soggezione dai continui sguardi, ma quasi sempre quando li ricambiavo ricevevo dei larghi sorrisi o degli accenni di inchino in segno di accoglienza e rispetto; valori fondamentali per la loro cultura.
Ben presto ho imparato a comportarmi a modo, utilizzare qualche parola in thai, salutare con le mani in segno di preghiera con il 'wai', evitare di toccare o puntare il dito verso le persone, passare le cose di valore con la mano destra, anche se da mancina non è stato sempre facile.. togliere le scarpe all'ingresso delle case e dei templi senza calpestare il muretto di accesso, essere silenziosa ma specialmente vestirmi in modo appropriato! Si, perché nonostante i quasi 40 gradi e l'elevatissima umidità, per le donne è necessario coprire le gambe, il ventre e le spalle quando ci si presenta in un luogo pubblico.

Ci sarebbero moltissime cose da dire di questa terra meravigliosa, quello che io ho percepito senza ombra di dubbio è che si tratta di un popolo di lavoratori, che vivono la vita serenamente, giorno dopo giorno, che nella povertà non hanno dimenticato il significato di comunità.
Persone che aspettano per ore pazienti net traffico o in fila, che se si urtano non esitano un istante a chiedere scusa, che si preoccupano se non ti vedono sorridere per più di dieci minuti, che ci tengono a mostrarti la loro casa, la loro famiglia, il loro cibo povero,colorato e speziatissimo e che vivono di piccole cose , nella semplicità dei gesti.
In questo strano mondo mi sono sentita a casa, parte di qualcosa di sconosciuto e terribilmente affascinante, come afferma Anatole France "Viaggiare ristabilisce l’armonia originale che un tempo esisteva tra l’uomo e l’universo. "
Non sapevo dove stavo andando, non ero alla ricerca di nulla.. eppure quel mese d'estate mi ha lasciato un inspiegabile senso di pienezza e di pace.


"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole."
(Charles Baudelaire)

venerdì 20 ottobre 2017

Benvenuti nel nostro blog dedicato al viaggio..
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In questo blog, vorremmo parlarvi un pò delle nostre esperienze di viaggio, delle riflessioni, emozioni e scoperte che questo ha suscitato in noi, cercando di trasmettervele in modo da potervi far appassionare all'argomento.
Da futuri educatori vorremmo cercare di esplorare tutte le varie sfumature di un viaggio, con tutti i suoi significati di crescita e apertura al mondo, in un'ottica pedagogica inclusiva. 
L'idea di questo blog nasce dalla ricerca di un confronto ed uno scambio aperto a tutti, in un percorso di crescita reciproca.  


Benvenuti nel nostro blog dedicato al viaggio.. Ci presentiamo... siamo 4 studenti dell'università

Viaggio è opportunità

" Noi viaggiamo per strade e mari al fine di vedere ciò che non degniamo di uno sguardo quando si trova sotto i nostri occhi. ciò accad...